G8

Nell'estate 2001, in occasione del G8 di Genova, che ahimé ci piacerebbe ricordare per futili motivi come questo, coniavamo lo slogan: UN CHIN8 CONTRO IL G8. Alcuni audaci proposero addirittura di indossarlo durante le manifestazioni, ma poi optarono per il più prosaico DEL G8 ME NE F8.
Fatto sta che, nei pochi anni da quando questa pagina fu fondata dalle menti vulcaniche che vi scrivono, il mercato del chinotto e ciò che rappresenta si è praticamente ribaltato. Fieri di esibire e deglutire la violacea bevanda a baluardo contro lo strapotere delle multinazionali, non immaginavamo che queste sarebbero passate all'offensiva. Il che da un lato ci sgomenta ma dall'altro ci rincuora. Nel 2003 compaiono infatti sugli scaffali dei supermercati due nuovi prodotti: nientemeno che la Coca Cola Company lancia il Fantachinotto (perché poi c'era bisogno di far del chinotto un sottoprodotto della Fanta? E poi questo nome che ricorda il Fantacalcio, o Fantaghirò..); e la Sanpellegrino (ovvero la onnipresente e pluriboicottata Nestlè) rilancia con il CHINO' Energy. Se le due principali produttrici di bevande gassate in Italia investono contemporaneamente sul prodotto chinotto, significa che prevedono un mercato; evidentemente il chinotto ha un boom.
Questo da un lato ci fa piacere, come chinottofili, ma dall'altro ci intristisce perché ferisce il nostro amor proprio un po' snobistico nonché auto-lesionistico, che gode del nostro essere contro-corrente e minoranza. Quando il contro-corrente diventa moda, come avviene anche in altri campi, le sensazioni sono contradditorie. Vorrei sentire la vostra!
Qundi, quale appello lanciare da queste pagine? I globalizzatori della sete si sono impadroniti anche del chinotto, da semprela bibita italiana contro la globalizzazione! La faccenda si fa politica. Sono certo che il fronte dei chinottomani sia insidiato da un grave rischio di frattura. Da queste autorevoli righe non vorremmo suggerire linee di condotta comuni, ma ci piacerebbe sentire la voce di tutti. Orsù, dite la vostra!

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